| Queste erbe 
      spontanee sono ottime e ricercate, al punto che sono 
      state anche selezionate delle varietà  coltivate di 
      cicoria selvatica e anche di tarassaco. Queste però non 
      mantengono tutta la qualità ed il gusto delle varietà 
      realmente selvatiche. Peraltro, la 
      raccolta fatta in campagna, specialmente lungo le 
      strade,  presenta sempre più spesso inconvenienti 
      derivanti da varie forme di inquinamento, come per 
      esempio le contaminazioni di cani e altri animali o, 
      soprattutto, la ricaduta di polveri atmosferiche e 
      metalli inquinanti dovuti alla circolazione di auto che 
      si svolge nelle vicinanze. | 
     
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        Preparazione e uso 
        di macerati, infusi, decotti. 
        Preparati 
        biodinamici per la cura degli ortaggi 
        Coltivare l'orto 
        Editrice, 2014 
        92 
        pagine. Illustrato  
        
        La 
        natura che ci circonda è totalmente invasa da 
        spore di funghi e piante nocive, da uova di 
        insetti, da batteri e altri agenti di infezione. 
        La conseguenza è che oggi non possiamo coltivare 
        niente, senza che la nostra coltivazione subisca 
        gli attacchi di quanto è presente nei campi 
        vicini, nell’atmosfera, nelle piogge, nel vento.
        Il libro contiene ricette dettagliate per 
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      | Dente di 
      leone nel tardo autunno 
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      | Uno dei metodi 
      migliori per avere cicoria selvatica e genuina consiste 
      nel prelevare delle piante cresciute spontaneamente, 
      spostandole in aiuole protette del proprio orto. In 
      questo post suggerisco di coltivare il tarassaco in uno 
      o più vasi sul proprio balcone. | 
     
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      | Piantina 
      di tarassaco o Dente di leone 
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      | Le piante vanno 
      prelevate con attenzione; per quanto, trattandosi di 
      piante selvatiche, presentino una notevole rusticità, 
      bisogna evitare di strapparle dal suolo: non importa 
      tanto raccogliere la pianta, quanto piuttosto la sua 
      radice. Grazie a questa la coltivazione avviata sul 
      vostro balcone sarà praticamente perenne, perché le 
      piante si rinnoveranno continuamente. | 
     
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      | Radici 
      appena raccolte 
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      | Dunque occorre prelevare dal prato la 
      pianta con tutta la radice: infilate nel terreno, a 5-10 
      cm dalla pianta, una paletta e smuovete il terreno 
      rialzandolo, in modo che tirando leggermente le foglie 
      anche l’apparato radicale esca dal terreno. 
      Il soffione si riconosce benissimo quando 
      la “palla” dei semi è ben visibile sulla pianta. In 
      altri periodi però, è più difficile distinguerlo da 
      altre erbe; purtroppo, il momento migliore per 
      raccoglierlo è quando i semi sono scomparsi. Se pensate 
      che avrete difficoltà a riconoscere le piante, fate una 
      passeggiata sul prato in agosto-settembre e 
      contrassegnate le piantine infiggendo un bastoncino nel 
      terreno. | 
     
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         Coltivare l'orto
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      | Raccolta 
      di radici di dente di leone 
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      | Potete usare le 
      radici in due modi.  Il primo consiste 
      nell’ottenere cicoria fresca: potrete forzare le radici 
      del dente di leone come fareste con quelle del 
      radicchio. Tagliate il cespo di foglie poco sopra il 
      colletto, e riducete le radici a  8-10 cm di lunghezza. 
      Disponetele tutte in piedi, abbastanza vicine l’una 
      all’altra, in una cassetta piena di sabbia o terriccio 
      da giardino appena umidi.  Mettete la cassetta in un 
      luogo fresco (ottimi 10 °C) e al buio assoluto. Dopo una 
      ventina di giorno potrete raccogliere delle foglie 
      tenerissime e croccanti. Se invece volete 
      moltiplicare il dente di leone nei vostri vasi 
      raccogliere le radici in febbraio, tagliatele a pezzi 
      lunghi 5-8 cm e lasciatele asciugare all’aria per 4 
      giorni, poi interratele a 3-4 cm di profondità nei vasi 
      (va bene qualsiasi terra o terriccio). In primavera 
      spunteranno le piante, che da wuel momento non 
      mancheranno di rigenerarsi tutti gli anni.  | 
     
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      | Radici di 
      dente di leone. Le due più in alto sono preparate per la 
      forzatura, le tre più in basso per la riproduzione della 
      pianta 
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