Questa
operazione va compiuta sia quando si vogliono trapiantare
degli ortaggi, sia quando li si vogliono seminare: in questo
secondo caso si dovrà curare ancor di più lo sminuzzamento e
l’appiattimento del terreno. |
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Sia che abbiamo già dato inizio al nostro
orto sul balcone, sia che stiamo iniziando adesso,
l’operazione da compiere quando ci accingiamo ad una nuova
semina è la preparazione del vaso che dovrà accoglierla. E
questa operazione va compiuta sia quando si vogliono
trapiantare degli ortaggi, sia quando li si vogliono
seminare: in questo secondo caso si dovrà curare ancor di
più lo sminuzzamento e l’appiattimento del terreno. Dunque
immaginiamo che alcuni dei nostri vasi abbiano già ospitato
degli ortaggi, come visibile in quelli della figura
sottostante, che hanno portato a termine la coltivazione dei
peperoni friggitelli. |
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Lo spettacolo è
abbastanza desolante: piante ridotte a scheletri ed un
aspetto generalmente trasandato nel suo insieme. Per prima
cosa ripuliremo tutto eliminando tutti i resti di vecchie
coltivazioni. Le piante secche verranno gettate nel mucchio
del compost. Il primo strato del terreno del vaso (4-5 cm.
circa) merita un discorso a parte. Da un lato è buono perché
contiene molte foglie secche o già marce, quindi è
utilissimo per la fertilità del terreno. Da un altro lato
potrebbe contenere moltissimi parassiti sotto varie forme,
per esempio di uova o di elementi adulti in sonno pronti a
risvegliarsi nella prossima stagione. |
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Per prima
cosa occorre ripulire tutti i vasi dai resti delle
precedenti coltivazioni.
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Il primo strato del
terreno
Le soluzioni passibili per utilizzare questo
terreno eliminando i parassiti sono diverse. Tra l’altro è
possibile distendere questo terreno in strato sottile su un
telo di plastica bianca, ricoprirlo con la stessa plastica
ed esporre tutto nel luogo più assolato per un paio di
giorni in modo da creare un forno naturale. In alternativa
si può usare questo terreno disponendolo nella parte più
bassa dei vasi, quando li si svuoterà per riempirli con la
nuova miscela di terriccio. Se posti ad una profondità non
congeniale, per esempio 20 cm, i parassiti non riusciranno
ad emergere dal terreno. Questa è la stessa pratica che
viene posta in essere dagli ortolani con la vangatura:
rovesciando le zolle, la parte superiore passa in fondo
eliminando parassiti e semi di infestanti.
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Quando i vasi
sono puliti si può procedere alla rigenerazione del terreno
con l'aggiunta di elementi fertilizzanti.
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Una volta effettuata la pulizia occorre
ripristinare la fertilità del terreno, con l’aggiunta di
nuovo materiale ricco dei minerali graditi alle piante.
Queste infatti si cibano di acqua e minerali, in particolare
azoto, potassio e fosforo (macroelementi) e in minor misura
di ferro, calcio, manganese, boro, ecc detti microelementi.
Tutto ciò, per dono della natura, è contenuto in quantità
ottimali nel letame bovino stagionato, ed infatti fino a
qualche decennio fa tutti gli ortolani se ne procuravano una
certa quantità da spargere annualmente nell’orto. Oggi
questo non è più possibile, quindi occorre trovare dei
materiali che siano sostitutivi del letame bovino
stagionato. Le aggiunte che possiamo fare alla terra
esaurita per rigenerarne la fertilità sono molte: vediamole
una per una. |
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Il letame
pellettato viene venduto in sacchetti di diverse dimensioni.
Presso i Consorzi agrari si possono trovare sacchetti da 25
kg a ottimo prezzo.
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produttivo. Naturalmente, il libro contiene anche le SCHEDE
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Il letame pellettato
E’ possibile trovare qualcosa di assai simile
al letame bovino, si tratta del letame animale pellettato,
cioè di un miscuglio di letami animali di varia provenienza
trattati industrialmente e ridotti a piccoli cilindri secchi
come è possibile vedere nella foto. Il letame pellettato non
rende come il letame naturale, ma comunque fa la sua bella
differenza ed è una differenza che si vede. Anche il compost
migliore non dà risultati assolutamente paragonabili a
quelli che si ottengono con il letame pellettato.
Come in ogni bella storia, c’è un
inconveniente: il letame pellettato non puzza propriamente,
tuttavia quando si apre il sacchetto l’odore che emana è
acre e pungente, anche se svanisce in breve. Questo però è
sufficiente a renderlo poco gradito a molti, e avrete
qualche difficoltà a trovare i sacchetti di letame
pellettato nei garden center dove solitamente verrebbe
venduto in sacchetti da 10 chili. Però potete trovarlo
facilmente nei consorzi agrari, che vi forniranno senza
indugio sacchetti da 25 kg allo stesso prezzo di quei
sacchetti da 10 kg che trovereste con difficoltà altrove. |
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Il terriccio
universale si trova un pò dappertutto in sacchetti da 10, 15
o 50 litri.
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Il compost
Un altro elemento di arricchimento del
terreno è il compost, ossia quel mucchio di rifiuti organici
e vegetali che, spazio permettendo, avete creato in un
contenitore posto in un angolino del vostro orto: anche il
compost maturo ha una funzione positiva nella rigenerazione
del terreno, perché oltre a fertilizzarlo lo arieggia e lo
rende più soffice. Sulla preparazione del compost ne abbiamo
già parlato in altri post, ai quali vi rimando.
Suggerimenti per il compostaggio
Il
terriccio da giardino
Una funzione arieggiante e migliorativa viene
svolta anche dal cosiddetto terriccio da giardino, anche
questo reperibile facilmente in sacchetti di ogni misura
(generalmente da 50 litri o meno). E’ particolarmente utile
per rendere più lavorabili i terreni argillosi, e migliora
anche quelli sabbiosi. I cosiddetto terriccio da giardino
che si trova oggi è in genere un prodotto finale della
lavorazione dei rifiuti urbani umidi. |
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Svuotate il vaso
mettendo la terra in una carriola: dopo averla arricchita
con i nuovi apporti fertilizzanti, e ben miscelata, la
rimettere nel vaso.
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Altri elementi
Se ne disponete potete miscelare ad una
carriolata di terra mezzo chilo circa di cenere asciutta di
legna, e i fondi dei vostri ultimi caffè. Altro materiale
organico scarto di cucina va aggiunto preferibilmente al
compost dove potrà subire un processo di maturazione.
Letame di pollo, di coniglio, o di
altri animali da cortile
Questo letame, contrariamente a quello bovino, è
eccessivamente ricco di azoto e non andrebbe mai usato
direttamente sulle piante per evitare rischi di “bruciatura”
delle stesse. In misure minime può essere mischiato al
terreno, ma è preferibile farlo maturare almeno 18 mesi e
poi usarlo per preparare dei “beveroni” molto diluiti da
usare per concimare le piante in crescita. |
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Riempite il
vaso fino all'orlo con la nuova terra, senza comprimere.
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Preparazione del terreno per rinnovare i vasi.
Il mio consiglio è di procedere in questo
modo: disporre una carriola o contenitore simile vicino ai
vasi da rinnovare e svuotarli per la profondità di almeno
20-25 centimetri della loro terra. (Se i vasi sono piccoli,
svuotateli completamente) Questa terra va messa nella
carriola, fino a riempirne circa la metà. Ora aggiungere
almeno due kg di letame pellettato, e un secchio colmo di
compost o di terriccio da giardino, più, se ne avete, della
cenere di legna come detto. Miscelate anche il primo strato
che avevate sterilizzato al sole, oppure disponetelo nella
parte più bassa del vaso svuotato.
Mescolate bene il tutto: le proporzioni dovrebbero essere
60-70% di terra tolta dai vasi e 30-40% di componenti
aggiunti. Con questa miscela riempite di nuovo i vasi che
avevate svuotato, senza pressare, fino all’orlo superiore:
sarà l’innaffiatura successiva che farà assestare il terreno
portandolo tre-quattro centimetri al di sotto del bordo. |
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Due o tre
innaffiature abbondanti faranno assestare il terreno
mantenendolo soffice.
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Assestamento del
terreno nei vasi
La terra dei vasi avrà bisogno di alcuni
giorni di assestamento naturale prima di ospitare le
piantine o i semi.
Innaffiate abbondantemente ogni giorno,
finché la terra sarà calata dal limite superiore del bordo
di almeno 3-4 cm che saranno indispensabili per accogliere
l’acqua delle innaffiature successive, quando la pianta sarà
cresciuta.
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