Il mese di settembre è tra i migliori per iniziare un orto, se si ha poca esperienza. Tutti gli ortaggi che possono essere messi a dimora in questo periodo sono più facili da coltivare e più resistenti alle malattie, considerando anche la temperatura più mite. Offrono quindi una alta probabilità di buona riuscita. Dunque, fare l’orto a settembre significa cominciare con il piede giusto. |
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Semina in contenitori alveolari dello spinacio Riccio F1. I semi F1 sono ottimi ma costosi, dunque non vanno sprecati.
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Il progetto “Abbondanza d’autunno” che presento in questo post è basato sui classici ortaggi invernali e primaverili, come le cicorie e le lattughe, i cavolfiori e i cappucci, le fave ed i piselli. L’orto prevede l’impegno di 30 mq circa di terreno di cui 15 effettivamente coltivati: infatti, ho voluto lasciare spazio abbondante tra le aiuole per rendere più agevoli i movimenti. |
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Come si vede nella figura di progetto l’orto è costituito da 10 aiuole larghe 70 cm e lunghe 2 mt, disposte in due file di 5 lungo un sentiero centrale largo un metro. Tra le aiuole ho lasciato spazi di 50 cm. Il sentiero centrale è orientato verso nord (o verso sud) in modo che le file degli ortaggi siano orientate da est a ovest, per poter godere del sole in tutto il suo percorso diurno. Come è noto il sole sorge a est e tramonta a ovest (approssimativamente) quindi è in grado di “camminare” tra le file senza che nessuna fila dia ombra a quelle vicine, cosa che accadrebbe senz’altro se l’orientamento fosse nord-sud. |
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La piantina del progetto. Le aiuole sono numerate e la descrizione di ogni aiuola è nel testo. Il sentiero centrale è orientato nord-sud, le aiuole sono orientate est-ovest. |
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Se nel circondario ci sono animali che potrebbero invadere la zona dell’orto, siate certi che proveranno un grande piacere nel farlo e ci si impegneranno molto, specialmente cani, gatti e galline. In tal caso sarà utile una recinzione. Chi è già esperto potrà produrre da solo le piantine partendo dalle bustine di semi. Chi sta appena cominciando è bene che sappia che non è così semplice, specialmente perché il periodo troppo caldo non è il più favorevole per produrle in proprio; e comunque consiglio a tutti di acquistarle, pronte al trapianto, nella quantità necessaria, scegliendo tra quelle belle e sane, nei garden center o mercatini rionali. Mano a mano che si matura esperienza si potranno produrre in proprio, tenendo conto che ciascuna richiede un minimo di tecnica particolare. |
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Le fave sono un tipico ortaggio che, seminato in autunno, si raccoglie ad inizio primavera |
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La cosa che serve più di tutto, oltre ad un terreno ben esposto al sole, è l’acqua. L’orto dovrà essere innaffiato con regolarità, facendo in modo che la terra resti umida ma non bagnata. Non innaffiate mai a spruzzo ma fate correre l’acqua dal tubo di gomma nei solchetti tra le aiuole (quelli contrassegnati con le orme) Per preparare le aiuole dovete vangare il terreno, quindi avrete bisogno di una vanga (non di una pala). La vanga di distingue perché è più dritta e pesante, ed ha la punta più tagliente per affondare nel terreno almeno 25 cm. |
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Prima di vangare spargete sul terreno un secchio di compost o terriccio da giardino per ogni metro quadrato; dando per scontato che non possedete letame animale, potete utilizzare lo stallatico pellettato che si compra in sacchetti da 25 kg preferibilmente presso i consorzi agrari. Spargete anche questo in ragione di mezzo kg per metro quadrato. Con un rastrello spargete uniformemente il terriccio e lo stallatico sull’area da vangare, quindi procedete facendo in modo che nell’operazione, rivoltando le zolle, finiscano sottoterra. Attenzione alle deiezioni di galline, conigli e altri animali da cortile: vanno usate dopom una stagionatura di un paio di anni o comunque molto diluite perché sono molto concentrate e possono “bruciare” le piante. |
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Piantine di piselli pronte da trasferire in campo |
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A fine vangatura tracciate il sentiero centrale e poi le aiuole, che risulteranno più rialzate perché rivolterete parte del terreno dei sentierini sulle aiuole stesse. Se volete fare un’opera perfetta, pacciamate le aiuole con del telo nero senza buchi: semplicemente allargatelo sulle aiuole e coprite i bordi con della terra. Il beneficio per la coltivazione sarà rilevante. Al termine di questa carrellata di consigli passo a descrivere le 10 aiuole, numerate nel disegno da 1 a 10. Ricordo che ogni aiuola è lunga 2 metri e larga 70 cm: se le avete coperte con telo nero praticherete con un taglierino dei fori in corrispondenza delle piantine da trapiantare. Per maggiore chiarezza la quadrettatura presente nel disegno serve a definire sezioni larghe 25 cm. |
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Prezzemolo pronto al trapianto. La semina del prezzemolo non è operazione semplice, i semi sono finissimi e richiedono anche 3 settimane per emergere |
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Aiuola 1. Lattuga Questa aiuola può contenere 16 piante di lattuga, disposte su due file da 8 (una pianta ogni 25 cm). Questa semina è piuttosto fitta, tuttavia ci si comporterà in questo modo: quando le piante cominciano a toccarsi tra di loro se ne eliminano (e si consumano) alcune, lasciando alle rimanenti spazio per allargarsi. Questo se si pianta lattuga a cespo, altrimenti usate la lattuga romana che è più contenuta nello sviluppo. Verificare che sia adatta al periodo, infatti esistono lattughe per ogni stagione dell’anno. Personalmente trovo che la Canasta sia molto adattabile e produttiva. |
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Un cespo di scarola
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Aiuola 2. Spinaci Potete seminare gli spinaci in file, in questo caso non metterete la pacciamatura su questa aiuola. La semina si fa disponendo i semi ravvicinati; quando poi le piantine saranno emerse e alte qualche centimetro si diradano, cioè si lasciano solo le più belle, una ogni 20-25 cm circa. Altrimenti si acquistano le piantine e si collocano già a distanza.
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Piantine di cavolo cappuccio |
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Aiuola 3. Cime di rapa Come per l’aiuola precedente. Esistono molte varietà di Cime di rapa, il cui nome (Quarantina, Sessantina, Novantina ecc) è riferito al tempo necessario affinché la pianta sia pronta per il primo raccolto. Non fatevi lusingare da termini come “quarantina”, in effetti in questo periodo la pianta andrà a fiore già da piccola senza produrre. Preferite la varietà Novantina o Centoventina |
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Cavolfiore pronto alla raccolta |
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Aiuola 4. Cicoria Rossa Come per l’aiuola 1, tenendo conto che ci sono varietà a cespo e varietà a foglia lunga che prendono meno spazio. La cicoria rossa in tutte le sue fasi di crescita è verde, diventa rossa solo quando, a causa del freddo, comincia a serrare la palla. |
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Cime di rapa |
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Aiuola 5. Cicoria catalogna (cicorione) e Porro Mettete le piantine di catalogna a 20-25 cm una dall’altra, sfoltendo quando cominciano ad essere commestibili, cioè sono abbastanza grandi da invadere i reciproci spazi. Nella seconda fila mettete i porri, alla distanza di 15-20 cm uno dall’altro.
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Piantine di cavolfiore su aiuole pacciamate con telo nero |
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Aiuola 6 Scarola e Cipolla La scarola (liscia o riccia) è comunque una pianta che cresce molto, quindi disponetela a 25 cm riservandovi poi di raccogliere la metà delle piante per il consumo crudo invernale. Le rimanenti si espanderanno molto e potranno essere raccolte in primavera per essere consumate cotte. Le cipolle, come i porri, si possono sistemare anche molto vicine per un eventuale consumo da fresche. Le cipolle seminate in questo periodo sono tutte per il consumo fresco, non per la conservazione. |
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Cipolla coltivata in vaso |
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Aiuola 7. Cavolo cappuccio ( o cavolo verza) e prezzemolo In questa aiuola potete collocare tre piante ci cappuccio o cavolo verza, che cresceranno molto e potranno essere raccolte in primavera. Nella parte iniziale dell’aiuola uno spazio è stato riservato al prezzemolo che cresce anche durante l’inverno ed è sempre utile in cucina. |
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Piantine di scarola liscia su aiuole pacciamate |
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Aiuola 8 Cavolfiori Qui potete sistemare fino a 7 piante di cavolfiore precoce (per esempio il natalino) che ha uno sviluppo più contenuto dei cavolfiori tardivi e di altri cavoli. Se tendessero a crescere troppo eliminate qualche foglia per pianta, tra quelle in basso, specialmente se toccano terra. Comunque le potete usare nei minestroni. |
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Lattuga. Come si estraggono le piantine dagli alveoli senza danneggiarle. La spinta da sotto può creare la rottura di qualche radice, che non influisce per nulla sulla ripresa della piantina. Evitate di tirare le piantine da sopra. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Aiuola 9. Fave e Rosmarino Potete collocare in questa aiuola una pianta di rosmarino, che è perenne e non richiede molte cure. In tal caso lo spazio riservato alle fave si riduce. Seminate le fave, senza pacciamatura, su due file con semi alla distanza di 10 cm circa uno dall’altro. Per maggiore sicurezza però fatele nascere seminandole in bicchierini da caffè e poi trapiantatele perché non è raro che dalla semina diretta si creino ampie mancanze, cioè buchi antipatici nella fila perché i semi non sono germinati. Trapiantandole avrete belle file tutte piene e più dritte. Le fave vanno sostenute piantando dei paletti verticali collegati da paletti orizzontali (anche canne) a cui legherete le piante per evitare che il vento le getti a terra. Quando sono fiorite e alte almeno 150-160 cm togliete le cime per evitare che gli afidi vengano a invadere tutta la pianta. Per il rosmarino, potete acquistare una piantina già formata da trasferire in terra. |
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Rosmarino e salvia possono essere acquistati già sviluppati nei classici vasi neri da vivaio |
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Aiuola 10. Piselli semi-rampicanti e Salvia Per piselli vale lo stesso discorso delle fave, ma metteteli in fila unica perché crescendo prenderanno spazio. Anche i piselli vanno sostenuti con delle ramaglie, delle canne o l’apposita rete. Consiglio il tipo “mezza rama”, cioè mezzo rampicante, perché è più precoce del rampicante e più produttivo del nano, e riesce a produrre prima che il caldo della primavera porti malattie o parassiti. La salvia può essere acquistata già un poco cresciuta in vaso, e messa in campo. Anche la salvia, come il rosmarino, è perenne. I fiori di salvia erosmarino attirano gli insetti impollinatori. |
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Una bellissima pianta di salvia di tre anni |
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